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Feriale
08:00 - 20:00
orario continuato sia invernale che estivo 
   
Festivo
09:00 - 13:00
 
 

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La psoriasi porta un carico di sofferenza fisica, psicologica sociale ed economica, i cui effetti, protratti nel tempo, sono causa, molto spesso, di stress. Proprio lo stress, d’altra parte, è annoverato tra i più probabili e importanti responsabili di alcuni dei complessi meccanismi fisiologici alla base della malattia.

 

 

Il legame tra psoriasi e stress è stato affrontato nel simposio dal titolo:È lo stress a causare la mia psoriasi? Le risposte biopsicosociali”, organizzato nell’ambito del 91° Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).

 

Questo legame è collegato al rilascio da parte delle terminazioni nervose di alcune molecole che, interagendo con le mast cells, portano a un diretto aumento dell’infiammazione neurogenica. “In questo quadro, quindi, un approccio olistico al paziente, che integri biologia e medicina psicosociale, è fondamentale – afferma Anna Graziella Burroni, specialista in dermatologia e malattie veneree dell’ospedale San Martino di Genova e Presidente SIDEP Si deve costruire un rapporto basato sul dialogo Medico-Paziente con l’obiettivo di portare il malato ad un adeguato coping alla malattia”

La psoriasi

La psoriasi è una malattia immunitaria cronica che colpisce la pelle. Essa si verifica quando il sistema immunitario invia segnali difettosi che accelerano il ciclo di crescita delle cellule.

La patologia può manifestarsi in qualsiasi parte del corpopuò essere associata ad altre condizioni di salute gravi, come il diabete, le malattie cardiache e alcuni tumori.

Circa il 20% delle persone affette da psoriasi soffre della forma a placche moderata-severa, caratterizzata da chiazze rosse, ispessite, coperte da un accumulo bianco argenteo di cellule della pelle morte.

“La psoriasi è una malattia che può essere molto dolorosa e difficile da trattare, che ha un impatto significativo sulla vita di una persona, con comorbidità fisiche e psicologiche che interagiscono in una menomazione permanente. È quindi importante non solo curarla, ma interagire con il paziente affinché questi possa viverla al meglio, innalzando le proprie aspettative di qualità di vita” – commenta il presidente dei lavori e moderatrice del simposio Aurora Parodi, direttore della Clinica Dermatologica Ospedale S. Martino di Genova.

La psoriasi genera un grave impatto sulla qualità della vita del paziente, ma, nonostante questo, essa rimane spesso una patologia sottovalutata. “È proprio su questo aspetto che bisogna vigilare – afferma Antonio Costanzo, professore ordinario di dermatologia all’Università Humanitas la psoriasi è una grave malattia cronica che, se non trattata, può mettere i pazienti ad aumentato rischio di altre gravi condizioni di salute, tra cui malattie cardiache di una certa rilevanza. L’interleuchina IL-17A è una citochina che svolge un ruolo chiave nel sostenere l’infiammazione sottostante alla psoriasi. I farmaci che si sono dimostrati  più efficaci sono quelli che agiscono direttamente su questa proteina. A livello EMA, ad esempio, è stato da poco approvato, un nuovo principio attivo, ixekizumab, che evidenzia dati positivi  con elevati livelli di scomparsa totale delle lesioni”.

 
 

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